Oggi è due gennaio, nuovo anno, nuovi propositi. Son già tornato a Budapest che qui l’Epifania non si festeggia e i dolci nella calza li ha portati già il buon Santa Nicola giusto un mese fa (6 Dicembre).
In compenso a Pentecoste si fa festa a scuola.
Dunque son già in Ungheria ma da italiano penso il 2 Gennaio, per un italiano significa la morte di Fausto Coppi 47 anni fa, per un’infezione tropicale contratta in Africa e non curata in tempo.
Il mio primo pensiero dell’anno da incorniciare in questo riquadro del blog parla della metro gialla che mi riporta a casa dopo esser partito ieri da Bari. Pur imbardato nei bagagli riesco con un balzo che dimostra meglio degli anni che mi sono aggiunti sul groppone da poco e riesco a entrare prima che le fatidiche porte si chiudano.
Davanti a me 6 ragazzi sui ventanni, 3 coppie, sono vestiti in modo strano, con pettinature approssimative, parlano ad alta voce, hanno in mano una cartina della città già spiegazzata, e molto entusiasmo. Sono romeni.
Benvenuti nell’UE compagni extraeuropei.