Rassegna stampa 18.11 – diplomazia UE al lavoro per domare i Ribelli

Covid “Il picco dei contagi è atteso per il 10 dicembre, bisognerà mobilitare 30.000 posti letto in infettologia e 5000 in terapia intensiva”, queste le parole del ministro della salute Miklos Kaspar in un’intervista a (Inforadio). Finora era su base volontaria, ma ora verranno ufficilamente “chiamati in servizio” anche gli studenti di medicina per dare una mano alla sanità ungherese in difficoltà nel far fronte alla pandemia. 100 studenti dell’università di Pècs ad esempio saranno utilizzati per eseguire i tamponi. E non si parla solo di iscritti a facoltà mediche, in qualità di autisti o personale amministrativo arriveranno anche studenti di altre facoltà (HVG)

UE La Commissione europea e la Germania sono pronte a rilasciare una assicurazione scritta all’Ungheria e alla Polonia che il regolamento inerente lo Stato di diritto non viola la sovranità di alcun paese e l’equilibrio delle competenze nazionali ed europee. Intanto sono partiti i colloqui informali per rabbonire i due paesi ribelli e il prossimo round ufficiale per le trattative è stato rimandanto a Dicembre (Nèpszava). il ministro della giustizia Judit Varga al vertice UE interministeriale: “lo stato di diritto è una ideologia. vogliono affamare l’Ungheria e farci del male(HVG) Sul conservatore Magyar Nemzet compare a riguardo l’altro cardine della narrativa interna orbaniana, i migranti: paesi UE che più si battono per lo stato di diritto in Ungheria sono quelli che non hanno mai accolto migranti (Magyar Nemzet) sui giornali online trovano un timido spazio anche le reazioni dell’opposizione. Secondo i liberali conservatori dell’LMP: il veto sarebbe un peccato storico che: “spingerebbe sotto las soglia di povertà molti ungheresi e toglierebbe finanziamenti alla svolta verde”. Per l’altro partito liberale, Momentum: “se i soldi dell’UE non se li possono intascare allora non li deve avere nemmeno il paese” Dello stesso tenore anticorruzione legato ai fondi UE anche Coalizione Democratica dell’ex premier Fyurcsany (telex)

Sahara In un periodo in cui dal Medio Oriente al Caucaso abbiamo visto riaccendersi conflitti dimenticati, è tornata di nuovo tesa la situazione nel Sahara occidentale, dove da anni nel contingente di pace c’è anche una presenza ungherese, l’intervista al comandante Janos Besenyo (Magyar Nemzet)

Sport Con Ungheria – Turchia di oggi a Budapest si conclude il terzo girone della Lega B di Nations League con tre squadre ancora in lizza per la vittoria del gruppo. In conferenza stampa l’allenatore italiano dell’Ungheria Marco Rossi confessa di aver ricevuto molte richieste ma di voler restare al timone della nazionale per le prossime avventure in Europa (Nemzeti Sport)